Focus sui clienti, sui consumatori e capacità di agire, costituiscono i cardini della strategia IT in illycaffè. Da qualche anno l’azienda sviluppa una attenta “relazione digitale” con il consumatore sia in termini di comunicazione, sia in termini di relazione commerciale con la vendita diretta del sistema iperespresso attraverso l’e-Commerce ed il retail.
La relazione tra il CMO e il CIO parte dall’assunto che la comunicazione e l’esperienza del consumatore sono affidate al CMO. Gli strumenti digitali, la loro adozione e le loro integrazioni, anche nei processi di business, sono invece responsabilità del CIO.
Nulla di diverso dalle altre aree di business, se non il fatto che CIO e CMO mai come oggi sono stati così vicini. Una sana relazione che permette al CIO di comprendere le esigenze del CMO e di mettere a disposizione le sue competenze e il suo team in vista di un obiettivo comune.
Il CIO deve però essere un “passo avanti” nella conoscenza degli strumenti disponibili e saper guidare il CMO tra le soluzioni che la tecnologia mette a disposizione, cogliendo le opportunità che questa può offrire anche in termini di economie di scala su piattaforme che altrimenti sarebbero costose ed ingovernabili, come di fronte a più digital business owner e CMO divisionale/geografico. Se il CIO non sa ricoprire questo ruolo, il CMO cercherà aiuto all’esterno impoverendo così l’azienda dei positivi effetti sinergici che la collaborazione tra IT e Marketing, concorre a far nascere. Una raccomandazione però: il CIO deve seguire l’agenda, a volte fortemente stagionale, del CMO nello sviluppo e nel rilascio delle piattaforme, combinando momenti di forte sviluppo a momenti di manutenzione, soprattutto quando il mondo digital è parte del processo di vendita on e off line.
La “nuova” relazione tra il CIO ed il CMO può costituire un cambio di equilibro e solo un reciproco rispetto dei ruoli può evitare una situazione di contrapposizione.
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