Dopo decenni di quasi “anarchia” informatica delle direzioni marketing, di scarso dialogo con i sistemi informativi aziendali, di terziarizzazione massiccia delle soluzioni tecnologiche e di fuori “controllo” dalla Governance IT, negli ultimi anni i CMO hanno dovuto affrontare nuove metodologie comunicative conseguenti alla diffusione dei socal media, che integrate alle molteplici piattaforme tecnologiche disponibili, sono state foriere di una profonda complicazione nella comprensione e gestione delle relative evoluzioni ed innovazioni.
Questa crescente difficoltà, ha contribuito positivamente a creare un “nuovo” e più stabile canale collaborativo con il dipartimento IT e le sue diverse funzioni.
Parallelamente, come conseguenza dell’evoluzione dei modelli organizzativi, è aumentata la penetrazione di nuovi modelli di governo dell’Information Technology, in cui le funzioni di business (Marketing incluso) assumono un ruolo attivo nell’identificazione, approvazione e controllo di strategie ed investimenti IT.
Il CMO diventa quindi un importante stakeholder per il CIO, il quale per converso assume per il CMO l’importante ruolo di esperto e “advisor” tecnologico, un alleato e insieme un facilitatore per integrare al meglio le moderne tecnologie nei propri processi di funzione ed aziendali. L’avvento dei social media, il crescente ricorso alle Apps in mobilità e l’utilizzo avanzato di tool innovativi come l’augmented reality e il geomarketing avanzato, hanno gettato le basi per una “nuova” relazione fra Marketing e IT, generando nuovi ruoli e funzioni di business, la cui estrazione è spesso di origine IT. E’ il caso dei Chief Digital Officer, Social Media Manager, New Media Manager, per i quali la conoscenza di software e tecnologie, diventa una leva fondamentale se coniugata a grandi competenze di comunicazione.
Solo risvolti positivi dalla “nuova” relazione CIO – CMO per la crescita e il successo di business dell’impresa.